L'isola ospitò a partire dal 1468 un lazzaretto con compiti di prevenzione dei contagi, divenendo luogo di quarantena per le navi della Serenissima, sospette di peste. Imponenti edifici (come il cinquecentesco Tezon Grande che ancora conserva alle pareti scritte e disegni originali), documenti e reperti esposti in vetrine (ceramiche, monete, sigilli, vetri) testimoniano questa funzione sanitaria. Durante il dominio napoleonico e quello austriaco l'isola entrò a far parte del sistema difensivo del porto del Lido: rimane una cinta muraria con corpo di guardia e grandi bastioni esterni. In epoca recente, dopo alcuni anni di abbandono, è diventata un'area storico-archeologica, interessante anche dal punto di vista naturalistico