L’area periferica verso il canale delle Sacche ospitò, fin dal Trecento, piccole industrie che si preferiva decentrare rispetto a San Marco e a Rialto: tintorie, cererie, fornaci, squeri (ne resta traccia nella toponomastica delle calli). A metà ’800 vi furono concentrate le attività di macellazione e, a questo scopo, fu eretto nel 1841-43 il grande edificio neoclassico del Macello (Giuseppe Salvadori e Giovanni Battista Meduna), con doppio affaccio sul canale di Cannaregio e la Laguna. Caduta l’ipotesi di destinare l’area all’ospedale disegnato per la città da Le Corbusier (1964), l’ex Macello è stato infine recuperato a sede della facoltà di Economia dell’Università di Venezia insieme ai Mulini Passuello e alla punta di S. Giobbe, con gli ex Cantieri Oscar. Il restauro (su progetto di Romeo Ballardini e Vittorio Spigai, 1986) combina il rispetto dell’impianto ottocentesco e la funzionalità interna, assicurata da agili strutture metalliche. Una mostra documenta le vicende industriali e insediative dell’area.