Sono sedici colonne, il più cospicuo lascito della Milano romana , provenienti da un tempio non ben identificato del secondo o del terzo secolo, qui trasportate e ricombinate probabilmente nel quarto secolo per comporre uno scomparso quadriportico antistante la facciata della chiesa. Dei due archi si distingue quello originale, a tutto sesto, da quello più tardo, a sesto acuto. Lo spazio tra colonne e basilica, creato negli anni ’30 del ’900 dopo la demolizione delle case che avevano riempito lo spazio del quadriportico, forma oggi una sorta di sagrato al cui centro si trova una statua, copia di quella conservata in S. Giovanni in Laterano a Roma, di Costantino imperatore, che nel 313 aveva legalizzato il culto cristiano. Oggi le colonne romane e il sagrato di S. Lorenzo Maggiore, frequentatissimo punto d’incontro delle serate milanesi.