Istituto di istruzione superiore ed espressione del dominio della cultura che l'ordine detenne dalla metà del Cinquecento al 1767, nel 1778 fu adattato a pubblica biblioteca e oggi è sede della Biblioteca regionale siciliana: vi si accede attraverso il portale dell'ex chiesa di S. Maria della Grotta (1615) e per il bel cortile ad archi a pieno centro, da poco riaperto. Il palazzo, assai danneggiato dalla guerra, è stato sottoposto a radicali restauri. Per un ampio scalone, eretto sacrificando l'interno della chiesa, si sale alla Biblioteca, ricca di circa 400 000 volumi, fra cui raccolte di testi autografi, carteggi epistolari, codici miniati, incunaboli.