La chiesa, consacrata da Innocenzo I nel 412, venne in gran parte ricostruita da Leone III (secoli VIII-IX) e restaurata in età romanica. Preziosi i battenti lignei secenteschi del portale in facciata. Originariamente a tre navate precedute da nartece, fu ridotta alle dimensioni attuali da Sisto IV (1475); nel 1598 Clemente VIII la concesse ai Gesuiti, che la collegarono alla chiesa di S. Andrea al Quirinale e ne iniziarono un integrale restauro. Gli interventi del 1937-38 hanno ripristinato il prospetto evidenziando la rarissima tipologia a facciata aperta (inizi sec. V): alle cinque arcate su colonne del protiro ne corrispondevano altrettante, poi murate, nella facciata, che ospita al centro un portale con iscrizione e stemma di Sisto IV e battenti lignei magnificamente scolpiti di inizi '600. L'interno è oggi ridotto a una sala rettangolare absidata.