Nella fertile piana nota come Campo di Ozieri, svoltando dalla 597 a sinistra (direzione Martis), appare alla vista, maestosa nel silenzio del paesaggio, la mole imponente della basilica di S. Antioco di Bisarcio, che domina da uno sperone roccioso. Un tempo sede vescovile, fu costruita a più riprese a partire dall’XI secolo, impiegando trachite locale e fondendo armonicamente influssi romanico-pisani e francesi. Splendida la facciata dell’avancorpo nel quale si apre un porticato finemente decorato; nella parte posteriore sono una grande abside e un robusto campanile quadrato, mozzato da un fulmine. L’interno, illuminato da monofore, ha navata centrale e due laterali sensibilmente più piccole.