L’edificio è del ’500, ma il suo aspetto attuale è il frutto di una ristrutturazione seicentesca: la chiesa, costruita a partire dal 1549, ha una facciata barocca con ricca decorazione, eseguita dai più importanti scultori attivi all’epoca presso la Fabbrica del Duomo. La segnala una colonna stazionaria sormontata da una statua di S. Elena, fatta innalzare nel 1581 da S. Carlo Borromeo. Da quasi trent’anni, gli interni di S. Paolo Converso sono utilizzati come spazi espositivi di una fondazione privata per mostre temporanee. All’interno, l’unica navata è divisa da una parete trasversale in due vani, a separare secondo la tipica struttura monasteriale la parte pubblica, antistante, da quella riservata alle monache di clausura. Nel secondo dopoguerra, per molti anni quest’aula, dall’acustica perfetta, fu ceduta in concessione esclusiva a una sala di registrazione discografica. Rilievi a stucco, motivi geometrici e floreali alternati a figure di santi e profeti ornano le strutture portanti. La Vergine e gli apostoli si sporgono da un trompe-l’œil nelle due parti della volta; al centro, Cristo (parte pubblica) e la Vergine (coro delle monache) ascendono al cielo.