La chiesa dei domenicani fiorentini ha origini trecentesche, con abside e sagrestia ristrutturate e ampliate da Michelozzo nella prima metà del ’400. Nei secoli successivi l’edificio ha subito però notevoli rimaneggiamenti. La facciata (1777-1778) è di Fra’ Giovanni Battista Paladini.<br>Al’interno, a navata unica, le cappelle laterali sono dell’ultimo quarto del ’500, mentre tribuna e soffitto ligneo, intagliato e dorato, sono del tardo ’600. In controfacciata, un grande Crocifisso trecentesco.<br>Sono da notare soprattutto il S. Tommaso in preghiera davanti al Crocifisso (1593) di Santi di Tito al primo altare destro, e una Madonna e santi (1509) di Fra’ Bartolomeo all’altare successivo.<br>In fondo al lato destro si può entrare nella sagrestia di Michelozzo, dove si trovano un sarcofago, con statua in bronzo di S. Antonino attribuita al Giambologna, e preziosi arredi sacri fra ’400 e ’700.<br>All’altare maggiore, Crocifisso del Beato Angelico (1425-1428 circa).