Maestoso edificio di fondazione angioina, è stata ristrutturata più volte nel corso dei secoli e rifatta in stile barocco tra Sette e Ottocento, con maioliche policrome a coprire la cupola e la cuspide del basso campanile. L’interno è ricco di arte, come i dipinti dei napoletani Antonio Sarnelli e Pietro Lopez (1748) e la statua della Madonna degli angeli, scolpita nel 1505 da Antonello Gagini. L’altare maggiore, in marmi policromi, accoglie al centro la statua della Maddalena con due putti, espressione di scuola napoletana del XVII secolo e, ai lati, S. Agostino e S. Monica, statue marmoree della fine del XVI secolo attribuite a Pietro Bernini, padre di Gian Lorenzo. Belle sono anche le quattro tele del XVI secolo con Storie della Maddalena, opera di Pedro Torres, pittore attivo a Napoli a cavallo tra XVI e XVII secolo. Di grande pregio il polittico di Bartolomeo Vivarini, firmato e datato 1477: le tre tavole maggiori raffigurano la Madonna in trono col Bambino e i Ss. Francesco d’Assisi e Bernardino, quelle nel registro superiore Cristo in pietà tra i Ss. Antonio di Padova e Lodovico di Tolosa.