Intitolata a S. Gregorio Magno, di originario stile romanico, cui rimanda il campanile, venne ristrutturata nel periodo rinascimentale, come ricorda il portale principale; l'abside poligonale che chiude al fondo l'interno è opera secentesca. Un arco opposto alla chiesa segna l'inizio del ghetto degli Ebrei, dalle casette del XV-XVI secolo senza finestre e con i camini sporgenti.