Sulla sinistra della piazza Duomo spicca la Loggia, sede comunale: su una colonna d’angolo è segnata la macia, misura lineare cui ogni agosto si ispira la Rievocazione storica della Macia, con gran festa di sbandieratori; a destra è la Loggia del daziario. A dominare lo spazio, però, è lo splendido Duomo (1284-1359), dedicato a S. Maria Maggiore. <br>La cattedrale offre un fianco alla piazza, manifestando la sua imponenza e l’eleganza del portale laterale nord, opera di Zenone da Campione (1376), attorniato da stemmi dei nobili di Spilimbergo. Sulla vasta facciata, un po’ nascosta, si aprono sette oculi.<br>All’interno ampie arcate gotiche suddividono le tre navate. Nelle absidi, chiuse da una balaustra con statue quattrocentesche, è un ciclo di affreschi trecenteschi con storie del Nuovo e dell’Antico Testamento; nell’abside destra è collocato un fonte battesimale di Giovanni Antonio Pilacorte (1492). Lungo la navata destra si aprono la cappella del Rosario, con pala di Giovanni Martini (1503) incorniciata dall’opera di Gaspare Narvesa (1626-27), e la cappella del Carmine, con balaustra, angeli e arco scolpiti dal Pilacorte (1498). Di grande valore è l’organo cinquecentesco: le bellissime portelle (1524) sono opera del Pordenone. Nella cripta, divisa in cinque vani, spicca l’arca sepolcrale di Walterpertoldo IV di Spilimbergo.