Inconfondibile punto di riferimento visivo per la città, sorge sul luogo in cui, nel 1953, avvenne un fatto ritenuto miracoloso. È costituito da un immenso cono (alto circa m 90), iniziato nel 1966 e completato solo molti anni dopo, sia per mancanza di fondi, sia per le vivaci polemiche suscitate dal faraonico progetto. Alle spalle del santuario si apre piazza della Vittoria, dove scavi recenti hanno portato alla luce un tratto di un'ampia strada pavimentata, con direzione est-ovest, il cui tracciato fu certamente in uso dall'epoca classica ai sec. III-IV d.C. A sud della strada, i resti del santuario di Demetra e Kore citato da fonti storiche. Se ne riconoscono il muro del «temenos» (recinto sacro), l'incasso in roccia su cui fu impiantato un tempio, il sito del relativo altare e l'area della stipe votiva che ha restituito migliaia di ex voto. A ovest del santuario è una fontana monumentale (databile alla fine del sec. V a.C. ma rifatta nel sec. III a.C.), fornita di un bacino rettangolare preceduto da un'area pavimentata e porticata.