Nella sua piazza – dove si affacciano anche il Palazzo arcivescovile (1718-1724), lo Spedale di S. Maria della Scala, e il cinquecentesco palazzo del Governatore, oggi Prefettura – la cattedrale è uno dei massimi esempi di architettura medievale in Italia.<br>La chiesa è dedicata all’Assunta, e fu costruita tra dodicesimo e tredicesimo secolo sul sito di una cattedrale precedente. Officiata nel 1215, via via ampliata fino al 1220, vide cominciare nel 1285 la costruzione della facciata. L’idea di costruire un Duomo Nuovo più grande fu abbandonata dopo la peste del 1348.<br>La facciata, riccamente decorata, ha tre grandi portali con cuspidi e un rosone centrale. La parte inferiore, romanica con influssi gotici, è di Giovanni Pisano (le statue originali sono al Museo dell’Opera); quella superiore, gotica, è di Giovanni di Cecco. Si notino anche i mosaici di Augusto Castellani (fine ’800), un bassorilievo (Storie della vita della Vergine) di Tino di Camaino, e il portale di Enrico Manfrini (1958).<br>Il campanile, di struttura romanica, fu costruito a fine ’200, a fasce bianche e nere come la chiesa.<br>L’interno, di suggestione straordinaria, è a croce latina, a tre navate su pilastri polistili che sostengono volte azzurre con stelle d’oro. La bicromia è accentuata dallo stupendo pavimento marmoreo: 56 riquadri a graffito o tarsie con scene sacre e profane, realizzati tra il 1369 e l’800, quasi tutti su cartoni di grandi artisti di formazione senese.<br>Ai primi pilastri della navata centrale, acquasantiere di Antonio Federighi (1466 circa). Verso la fine della navata destra, monumento funerario del vescovo Tommaso Piccolomini del Testa (1484-1485) di Neroccio di Bartolomeo. La cupola ha sei statue dorate di santi, attribuite a Giovanni di Stefano (1488), sovrastate da una galleria cieca con patriarchi e profeti (1481).<br>Nel transetto destro, la cappella della Madonna del Voto (1661) di Gian Lorenzo Bernini, autore anche di due statue all’ingresso. All’altare, Madonna del Voto della scuola di Guido da Siena. Al secondo altare del transetto, Predica di S. Bernardino (1650), capolavoro di Mattia Preti.<br>Nel presbiterio, rialzato, l’altare maggiore (1532) di Baldassarre Peruzzi è sormontato da un ciborio bronzeo del Vecchietta (1467-1472). Ai lati, angeli di Giovanni di Stefano (1489) e, più in basso, di Francesco di Giorgio Martini (1497-1499), ai pilastri vicini altri otto angeli del Beccafumi (1548-1550).<br>Nell’abside, bellissimo coro ligneo tre-cinquecentesco con intarsi di Fra’ Giovanni da Verona (1503).<br>A sinistra del presbiterio si accede alla sagrestia. Nel transetto sinistro, il pergamo ottagonale in marmo bianco, capolavoro di Nicola Pisano (1266-1268) con l’aiuto del figlio Giovanni e degli allievi Arnolfo di Cambio, Donato e Lapo di Ricevuto. Dietro al pergamo, la cappella di S. Ansano con il monumento funebre del cardinale Riccardo Petroni (1317) di Tino di Camaino; al pavimento, lastra tombale del vescovo Giovanni Pecci (1426), bronzo di Donatello.<br>All’inizio del transetto sinistro, la cappella rinascimentale di S. Giovanni Battista (1482) di Giovanni di Stefano, con il S. Giovanni Battista in bronzo di Donatello (1457), statue di Giovanni di Stefano e Neroccio di Bartolomeo, e dipinti del Pinturicchio in parte ridipinti dal Rustichino.<br>All’estremità della navata sinistra si entra nella libreria Piccolomini, fatta costruire a partire dal 1492 dal cardinale Francesco Todeschini Piccolomini (poi Pio III), per custodire la biblioteca dello zio, papa Pio II; la facciata marmorea è del Marrina (1497), l’intera sorprendente decorazione pittorica (1502-1509) del Pinturicchio. Al centro le Tre Grazie, copia romana del terzo secolo da un originale ellenistico.<br>Dopo la libreria, nella navata sinistra, il grande altare Piccolomini (1481) di Andrea Bregno, con statue di S. Paolo, S. Pietro, S. Pio e S. Gregorio opera di Michelangelo (1501-1504); la Madonna col Bambino (1371) è attribuita a Paolo di Giovanni Fei.