Divenuta sede vescovile nel 1503, Alghero intraprese la costruzione di una cattedrale che fosse degna di una città regia; e dal secondo quarto del XVI secolo diede l’avvio alla grandiosa fabbrica che avrebbe dovuto emulare le architetture religiose catalane. Di stile gotico catalano sono, infatti, la zona absidale e l’alto campanile prismatico cuspidato, alla cui base si apre la bella porta secondaria (porta petita). Nel 1594 i lavori, continuati con l’inserimento di schemi tardorinascimentali, erano conclusi. Importanti testimonianze d’età sabauda sono l’altare maggiore tardobarocco in marmi policromi del 1727 e, nel braccio sinistro del transetto, il neoclassico monumento funebre a Maurizio di Savoia, morto in città nel 1799. Nel 1862 alla facciata manieristica fu addossato un pronao tetrastilo su alto stilobate con scalinata centrale.