I Domenicani, insediatisi nel convento al principio del XIV secolo, ampliarono la più ridotta chiesa di S. Martino (già esistente nel 1180), travalicando la cinta muraria e mutando l'intitolazione in S. Domenico. Alterata nel XVI e nel XVIII secolo, fu accorciata nella navata e rimase con il prospetto incompiuto; possenti torrioni quadrangolari sostengono l'abside. L'interno conserva affreschi di scuola eugubina del '400, un coro ligneo del 1563 e un pregevole leggio attribuito al Terzuolo. Nel braccio sinistro della crociera, opere di Felice Damiani (Circoncisione, 1603), Giovanni Baglioni (Maddalena) e Madonna col Bambino, attribuita a Raffaellino del Colle (1546); nella seconda cappella, affresco tradizionalmente attribuito a Ottaviano Nelli.<br>Sulla destra di S. Domenico, seguendo le vie Borromei e del Popolo, dove sorge il Teatro comunale (1713-38) ristrutturato a metà Ottocento, si può raggiungere sulla via Tifernate la chiesa di S. Secondo, costruita tra il XII e il XIV secolo e rifatta agli inizi del' 400. Nell'interno l'altare maggiore gotico è del 1336, mentre la mensa d'altare risale al 1134. L'archivio e la ricca biblioteca del convento sono stati recentemente riorganizzati.