Secondo il racconto omerico, Ulisse, approdato all’isola, recuperò il vigore perduto bagnandosi nelle acque di un ruscello fumante, identificato nel Gurgitello: di qui nasce la fama di Casamicciola Terme. In effetti, nel comune sgorgano numerose sorgenti appartenenti a due gruppi principali, detti del Gurgitello – l’affioramento più copioso (68 °C) cui attingono tutti gli stabilimenti termali di Piazza Bagni – e della Rita (72 °C), in un vallone fuori dal paese; queste acque, classificate come bicarbonato-alcaline-salse e radioattive, sono utilizzate per fanghi, bagni e stufe. Nel Cinquecento vari autori descrivono e localizzano le sorgenti, ma è nel secolo successivo, con la costruzione del Pio Monte della Misericordia, frequentato dalla ricca aristocrazia dell’epoca, che l’attività termale di Casamicciola, e dell’isola stessa, prende l’avvio per giungere al massimo della sua fama a metà Ottocento, grazie anche alle lodi di scrittori come Lamartine e Ibsen, che frequentarono assiduamente la località.