Sebbene sfruttate già all’interno delle terme romane (i relativi resti archeologici furono rinvenuti nell’Ottocento), le acque calde della sorgente solfureo-salso-bromo-iodica sgorgano al di sopra del letto del fiume Tronto formando un’ampia piscina naturale in una cavità che funge anche da grotta sudatoria. Queste modeste ma caratteristiche strutture termali furono per secoli le uniche esistenti in loco anche se ben note ai viaggiatori. Oggi le acque del laghetto e della grotta Orsini vengono adeguatamente convogliate, e i fanghi raccolti sul fondo della grotta sono utilizzati nel moderno stabilimento termale che dispone di reparto inalatorio, reparti fangoterapico e fisioterapico. La piscina termale coperta, alimentata da acqua termale continuamente ricambiata e riscaldata alla temperatura di 36 °C, è dedicata al benessere e alla riabilitazione.