Il museo è dedicato alla conservazione del patrimonio ambientale e architettonico scoperto nel territorio, con particolare attenzione alla suggestiva rete viaria etrusca – scavata nel tufo tra alte pareti – che collega abitati e ‘città dei morti’ nell’area compresa tra Sovana, Sorano e Pitigliano.<br>Una via cava, ripida e tortuosa, conduce dalla ‘città dei vivi’ – con una ricostruzione di capanna protostorica dell’età del Bronzo – fino alla sottostante necropoli etrusca del Gradone, in uso fra il settimo e il sesto secolo avanti Cristo. Nelle sue tombe a una, a due e a tre camere si sono trovati vasi sia di impasto locale con decorazione graffita, sia d’importazione greca (coppe a figure nere).<br>Poco fuori dal paese, sulla strada per Sorano, si trova il parco di Poggio Strozzoni, con affioramenti di tufo modellati con gusto manierista in forma di sedili, scale e piattaforme.<br>Sulla strada per Sovana, a circa duecento metri dal bivio con la statale per Manciano, un sentiero sulla sinistra scende a un oratorio paleocristiano scavato nel tufo, con tracce di decorazioni. Vicino al ponte sul Lente, una spettacolare via cava sale ai Pianetti di Sovana.