Il museo ha sede a Figline di Prato, dove nel 1944 i nazisti impiccarono 29 partigiani. L’allestimento è concepito come un viaggio simbolico in un lager nazista. Il museo conserva oggetti usati per il lavoro-schiavo, oltre a utensili e indumenti della vita nel campo, in omaggio ai 136 pratesi e ai milioni di persone deportate dai nazisti. Gli oggetti esposti sono corredati da foto e testimonianze di superstiti soprattutto toscani, ma anche tratte dai libri di Primo Levi