Costituiscono parte dell’appartamento che fu di Giulio II e dei suoi successori fino a Gregorio XIII, al secondo piano del palazzo Apostolico Vaticano. Chiamato a decorare le quattro stanze fu nel 1508 Raffaello, un'impresa complessa che lo vide partecipe in prima persona, almeno sino al 1512. Il ciclo venne poi interrotto e ripreso in parte dagli allievi che lo portarono a termine dopo la morte del maestro (1520). I soggetti degli affreschi sono collegati alla destinazione degli ambienti che decorano: la Stanza della Segnatura (1508-1511) con la Scuola di Atene, la Disputa del Sacramento, il Parnaso e le Virtù cardinali e teologali, era lo studio del pontefice; la Stanza di Eliodoro (1512-1514), con la Cacciata di Eliodoro dal tempio, la Liberazione di S. Pietro, Incontro di Leone Magno con Attila e la Messa di Bolsena, era l’anticamera segreta dell’appartamento; la Stanza dell'Incendio di Borgo (1514-1517), con l'Incendio di Borgo, la Battaglia di Ostia, la Giustificazione di Leone III e l'Incoronazione di Carlo Magno, era la camera da pranzo ordinaria. La Stanza di Costantino (1517-1524) era il salone dei ricevimenti e delle cerimonie ufficiali e fu decorata dalla scuola di Raffaello sui disegni del maestro con l’Apparizione della Croce, la Battaglia di Ponte Milvio, il Battesimo di Costantino e la Donazione di Roma.