Occupa quattro sale al pianterreno dell'omonimo palazzo ottocentesco ed è un'importantissima collezione riunita nell'800; dal 1991 è proprietà statale. I materiali, esposti ancora secondo l'originario criterio, provengono dalle necropoli dell'abitato peuceta e da altri centri della Magna Grecia. Predominano le ceramiche, sia di produzione locale (secoli VI-III a.C.) sia di importazione greca (Attica e Corinto). Nel primo ambito spiccano le anfore àpule con Antigone prigioniera di Creante e Consegna delle armi ad Achille, e Il cratere protoitaliota con Combattimento tra Ercole e Cicno. Il secondo contesto è mirabilmente esemplificato dal cratere attico (V sec. a.C.), proveniente da Atene, che raffigura la Morte di Talos, custode dell'isola di Creta che sta per cadere sotto gli incantesimi di Medea. Notevoli anche i rytha, bicchieri dal corpo a forma di testa umana o animale.