Affreschi seicenteschi e raffinati arredi dei secoli XVIII-XIX fanno cornice a importanti opere d’arte: connubio particolarmente felice nella fastosa galleria degli Specchi, dove spiccano quattro statue (Giacinto, Venere, Adone, Clizia) di Filippo Parodi e un gruppo marmoreo (Ratto di Proserpina) eseguito da Francesco Schiaffino. La sala delle Udienze accoglie, invece, due dipinti di gran pregio, quali il Ratto di Proserpina di Valerio Castello e il ritratto di Caterina Durazzo di Antonie Van Dyck, autore anche del Crocifisso custodito nella camera da letto del re. Seguono, nella sala successiva, due tavole di scuola fiamminga (S. Caterina e gli Eretici, S. Agnese condotta alla casa di piacere), opera del Maestro dell’Adorazione dei Magi di Torino. Senza dimenticare le sete, dipinte da Giovanni Francesco Romanelli a imitazione di arazzi, alle pareti della sala della Pace.