Grandioso edificio già iniziato a fine Cinquecento da Ascanio Vittozzi; i lavori proseguirono durante la reggenza della prima Madama reale, Maria Cristina di Francia, sotto la direzione di Castellamonte. Durante il XVIII secolo la residenza acquista importanza a livello europeo divenendo sede della corte del regno sabaudo. La dominazione napoleonica non lascia praticamente tracce nella compagine del palazzo, successivamente rimodernato da Carlo Alberto, che restituì agli ambienti il primitivo splendore. Il palazzo conserva traccia dell'opera di quasi tutti gli artisti più significativi che operarono a Torino tra il Seicento e l'Ottocento: Jan Miel, Daniel Seyter, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri, Claudio Francesco Beaumont, Pelagio Pelagi