La fondazione nasce nel 2002 per onorare la memoria del professore Bruno Zevi, appassionato e tenace assertore dell'integrazione fra valori democratici e concezioni architettoniche, e per rammentarne il mirabile contributo storico, di critico, di pensatore. Oltre all'obiettivo di incrementare le attività di quanti si dedichino allo studio della storia dell'architettura, alle ricerche teoriche come alle realizzazioni pratiche in campo architettonico, urbanistico e paesaggistico, la fondazione si prefigge l'intento di favorire, in particolare fra i giovani, la conoscenza del patrimonio architettonico nei suoi indissolubili legami con quello letterario e scientifico, secondo la concezione unitaria e antiaccademica della cultura che Bruno Zevi ha sempre propugnato. A tal fine si tengono mostre temporanee, convegni e seminari; è prevista l'attivazione di borse di studio e contratti di ricerca