Gli Uffizi, ossia gli uffici, erano quelli delle principali magistrature dello Stato. Per costruirne qui la sede, Cosimo I de’ Medici fece demolire un quartiere medievale, dando avvio nel 1560 all’edificazione di un vasto complesso di gusto manieristico, progettato da Giorgio Vasari secondo una scenografica pianta a U.<br>L’inserimento nel contesto urbano si rivelò particolarmente felice. I giochi prospettici creati dalle ali lunghe, collegate da un breve corpo trasversale che si apre all’Arno, sono molto piacevoli da vedere.<br>Alla morte di Cosimo I e di Vasari, i rispettivi ruoli passarono a Francesco I e a Bernardo Buontalenti. I lavori furono conclusi nel 1580, e negli Uffizi trovarono posto le collezioni medicee, che – al di là dell’originaria destinazione burocratica– diedero all’edificio una funzione del tutto nuova. Da allora, tutti gli interventi di decoro e di ampliamento hanno sempre tenuto conto delle esigenze delle raccolte d’arte, costantemente arricchite dai Medici, e la storia degli Uffici si è identificata con quella della Galleria.<br>Per amore del passato, è giusto ricordare che nell’edificio è inglobata l’antica chiesa di S. Pier Scheraggio. Se ne vedono resti lungo via della Ninna.