Una tra le più scenografiche mostre d’acqua di inizi ‘600, fu eretta sotto Paolo V quale mostra dell'acquedotto Traiano da lui riattivato da Flaminio Ponzio con la collaborazione di Giovanni Fontana (1608-1612); il bacino semicircolare, assecondato da un’ampia terrazza panoramica, le fu aggiunto da Carlo Fontana nel 1690. Il volume compatto ispirato agli archi trionfali romani, sormontato dai draghi e dagli emblemi dei Borghese (gli angeli reggistemma sono di Ippolito Buzio), aperto da tre arcate e alleggerito dal coronamento mistilineo, è un elemento scenografico della città barocca che si inserisce perfettamente nel paesaggio del Gianicolo.