Villa neoclassica, progettata dal Valadier all’inizio dell’Ottocento sulle tracce di un edificio settecentesco preesistente, al quale venne aggiunto un grande salone voltato con affreschi di D. Del Frate e bassorilievi di Canova, preceduto da un portico con colonne doriche architravate. La villa fu ampliata da Giovan Battista Caretti, che aggiunse al prospetto principale una grandiosa scalinata e un profondo pronao su colonne ioniche, sormontato da un frontone decorato da un bassorilievo di Rinaldo Rinaldi. La villa è circondata da un parco di circa tredici ettari, con piante rare e di notevole pregio, progettato dallo Jappelli che vi inserì una serra, una “torre moresca”, la cosiddetta “capanna svizzera”, il “campo da torneo” e una grotta artificiale. Nel sottosuolo sono state scoperte nel 1918 le Catacombe ebraiche, utilizzare nel sec. III-IV. Di inizio ‘900 sono il Villino Rosso, il Villino Medievale e la casina delle Civette, rimaneggiamento liberty (1916-19) di uno chalet in tufo dello Jappelli. Dal 1925 al 1943 la villa fu residenza della famiglia Mussolini e nel 1944-47 sede del comando angloamericano. Dal 1977 è proprietà del Comune di Roma e aperta al pubblico. Da Visitare, sia per gli ambienti sia per le collezioni che ospitano: il Casino Nobile, sede del Museo della Villa (notevoli i tre bassorilievi di Antonio Canova) e della collezione di opere di Scuola Romana; la casina delle Civette, sede di un museo dedicato alle vetrate artistiche dei primi del ‘900; il neocinquecentesco casino dei Principi, che ospita l’Archivio della Scuola romana e mostre temporanee. Il Villino Medievale ospita Technotown, un museo interattivo per ragazzi dedicato alle nuove tecnologie