Noto anche come palazzo Margherita in quanto fu residenza della regina madre, oggi ospita l'ambasciata degli Stati Uniti d'America e custodisce, nel grande salone, una Venere nuda del Giambologna. Gaetano Koch, del cui cinquecentismo è l'opera più emblematica, lo eresse (1886-90) per il principe Rodolfo Boncompagni Ludovisi in sostituzione del palazzo Piombino in piazza Colonna, di cui riprese, in forme più auliche e 'corrette', l'impostazione e lo stile, con la principale variante dell'ingresso unico, a triplice arcata e balcone su colonne; il fregio con gli elementi araldici della famiglia è stato manomesso con l'apertura delle finestrelle.