Al centro di piazza S. Pietro, tra due grandiose fontane, si leva l'obelisco, senza geroglifici, alto 5.5 metri, posato sul dorso di quattro leoni di bronzo, dovuti a Prospero Antichi, agli angoli dell'alto piedistallo; è la leggendaria aguglia del Medioevo, quando si credeva che al vertice, in un globo bronzeo, fossero deposte le ceneri di Cesare; attualmente, in alto, dov'è l'emblema bronzeo con i monti e la stella dei Peretti Montalto, è racchiusa una reliquia della S. Croce (la sommità della croce è a circa 41 m dal suolo). Dopo essere stato impiegato per decorare il «forum Iulii» di Alessandria d'Egitto, fu trasportato da Caligola, nel 37, per ornare il circo detto poi di Nerone, e si trovò così sempre eretto a lato della basilica, fino a che Sisto V (aprile-settembre 1586) lo fece spostare - con un'impresa colossale - da Domenico Fontana nel sito attuale (in questa occasione fu rimosso anche il globo sulla sommità, ora nelle collezioni capitoline).