Inevitabile cogliere, sotto il profilo architettonico, più di un’analogia con il palazzo già Doria Tursi, cui l’ex collegio dei Gesuiti (1634-36) è accomunato anche dalla posizione in costa. Bartolomeo Bianco riprese il tema dell’atrio con cortile sopraelevato e doppia scalea, aggiungendovi un tocco di raffinatezza seicentesca evidente in dettagli quali le colonne binate del porticato.<br>Unico a Genova, il prospetto loggiato della chiesa dei Ss. Vittore e Carlo, cui sale una doppia scala parallela alla sede stradale. Officiato fino al 1974 dai Carmelitani Scalzi, il tempio richiese quasi mezzo secolo di lavori (1629-73); le decorazioni interne furono eseguite nel 1890-98.