Il nucleo originario della sede della congregazione omonima, istituita da Gregorio XV nel 1622, è costituito dall'edificio eretto per monsignor Bartolomeo Ferratini (1586) e donato nel 1626 alla congregazione, che vi si trasferì nel 1633; nel 1639-45 Gaspare De Vecchi costruì per gli alunnati del cardinale Antonio Barberini l'ala su via Due Macelli; nel 1644 Gian Lorenzo Bernini modificò la semplice facciata sulla piazza, tutta in cotto, riquadrata da lesene e fasce orizzontali in travertino e stretta da contrafforti angolari bugnati. Francesco Borromini, subentrato come architetto della congregazione nel 1646, realizzò l'ala sulle vie di Propaganda e di Capo le Case; il prospetto su via di Propaganda è una delle sue più ardite creazioni per il vibrante corpo centrale, modulato da elementi curvilinei: il ritmo serrato dell'ordine gigante di lesene, tra cui s'incastrano finestre concave di complessa struttura, culmina sull'asse centrale, anch'esso concavo, in contrasto con il coronamento del finestrone convesso. L'edificio ingloba la chiesa dei Re Magi, costruita da Borromini nel 1660-66 in sostituzione di quella ovale di Bernini (1634). L'impianto, riportato alla purezza borrominiana nel 1955, è un rettangolo con angoli arrotondati, serrato in un'intelaiatura che dalle lesene prosegue sulla volta con costoloni intrecciati; tra le lesene risaltano i vani decorati delle cappelle intercomunicanti. La decorazione a stucchi è su disegno di Borromini (1666); alle cappelle si alternano nicchie con busti. 1ª cappella destra: Conversione di S. Paolo di Carlo Pellegrini (1635). 2ª cappella destra: Madonna col Bambino e santi di Carlo Cesi. Altare maggiore: Adorazione dei Magi di Giacinto Gimignani (1634) e, più in alto, Missione degli apostoli, di Lazzaro Baldi. 2ª cappella sinistra: Crocifissione di Ludovico Gimignani. 1ª cappella sinistra: Chiamata degli apostoli di Andrea Camassei (1635).