Progettato dall’architetto Matteo Pertsch, allievo del Piermarini e codificatore dello stile neoclassico a Trieste, presenta sull’alto basamento di pietra una facciata scandita da paraste e semicolonne, completata da un portico quadrangolare che ricorda quello della Scala di Milano.<br>Sobria la decorazione: timpani e cornici delle finestre, statue sul coronamento, raffiguranti Apollo tra le Muse, e in due nicchie laterali Plutone e Marte. Gli interni si devono invece a Giannantonio Selva, già autore della Fenice di Venezia. Fu inaugurato nel 1801 e cent’anni dopo intitolato al grande maestro di Busseto: fu il primo teatro italiano a portarne il nome a poche settimane dalla morte.