Cominciato nel 1495 da Giuliano da Sangallo su incarico del cardinale Giuliano Della Rovere (il futuro papa Giulio II), ospita oggi la Questura al N. 28 di via Pia. Dal 1673 fu convento delle Clarisse, per cui assunse il nome di “palazzo S. Chiara”, ma perse le splendide decorazioni interne, intonacate per motivi religiosi. All’inizio del secolo XIX divenne Prefettura napoleonica. Gli ultimi residui dell’originaria magnificenza rimangono nell’Ufficio postale, in fondo alla corte a sinistra: gli affreschi cinquecenteschi di Ottavio Semino sono scampati al rigore monacale, ma non alla sconsiderata controsoffittatura realizzata ai nostri giorni.