Primo teatro lirico d'Europa, ancora oggi tra i più prestigiosi in ambito europeo, tanto da essere censito come patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Commissionato da Carlo di Borbone all'architetto Giovanni Antonio Medrano con l'intento di dare alla città un nuovo teatro che celebrasse il potere regio, fu inaugurato nel giorno dell'onomastico del re, il 4 novembre 1737, con l'opera Achille in Sciro di Metastasio. La nuova facciata in stile neoclassico fu disegnata nel 1810 da Antonio Niccolini, a cui si deve inoltre la ridefinizione dell'intero edificio dopo il devastante incendio del 1816. Suo il gruppo scultoreo della sirena Partenope che incorona i grondi della musica sul frontone della facciata, andato distrutto nel 1950 e restaurato solo nel 2007. L'interno, invece, rimase pressoché immutato nell'impostazione della sala decorata da stucchi e rilievi dorati che rimandano alla commedia e alla tragedia greca, con la platea a forma di ferro dl cavallo apprezzata dai filarmonici di tutto il mondo. Particolarmente spaziosi i sei ordini di palchi, tra cui quello reale decorato da un panneggio e da angeli di cartapesta, opera di maestri artigiani specializzati nell'allestire macchine da festa nell'attigua piazza del Municipio. La gigantesca tela che ricopre la volta della platea, opera di Giuseppe Cammarano, raffigura Apollo che presenta a Minerva i poeti, tra i quali si possono riconoscere le figure di Dante e Virgilio. Moltissimi i nomi celebri della musica italiana e internazionale che hanno considerato il S. Carlo una tappa ambita della loro carriera: tra questi Haydn, Hasse, Bach, Cimarosa, Paisiello. Epica la conduzione di Domenico Barbaja, che ebbe fra direttori Gioacchino Rossini e Gaetano Donizetti. L'ultima ristrutturazione, conclusa nel 2010 e finalizzata alle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ha dotato il teatro di una macchina scenica d'avanguardia, di un nuovo Ridotto per accogliere il pubblico (che si aggiunge al Foyer del 1937 sul lato orientale dei giardini di Palazzo Reale), di sale prova per il ballo e l'orchestra, e infine di una sala d'incisione, con i vetri che affacciano sul cortile di Palazzo Reale.