Era l’Ospedale Maggiore di Milano, costruito a partire dal 1456 dal Filarete su incarico del duca Francesco Sforza, per dare assistenza ai malati poveri della città. Dal 1958 è diventato la sede centrale dell’Università degli Studi di Milano, e oggi il complesso è noto ai milanesi anche come “la Statale”. L’originale impianto quattrocentesco – a due crociere, con cortile centrale – subì modifiche non marginali, per il protrarsi dei lavori sino ai primi dell’800, e per il mutare delle esigenze e dei gusti correnti. Alle vicissitudini storiche si aggiunsero le distruzioni della seconda guerra mondiale e la mutata destinazione d’uso – fin dal 1939 il ruolo di principale ospedale cittadino era passato a Niguarda, nella periferia nord della città – così che attualmente il complesso si presenta come un sovrapporsi di ricostruzioni. Su largo Richini si trova la facciata dell’ala quattrocentesca, dove il portico a tutto sesto costruito dal Filarete è sovrastato da un diverso ornato in cotto, forse su disegno di Guiniforte Solari, composto da una fascia ad archetti e tondi, da una serie di bifore archiacute, e da un cornicione. L’ala centrale fu costruita nel corso del ’600, con al n. 7 di via Festa del Perdono il portale barocco; attraversandolo, si entra nel cortile centrale, a portico e loggia, che fu realizzato nel ’600 da Francesco Maria Richini, Fabio Mangone e Giovan Battista Pessina riutilizzando in parte decori quattrocenteschi, e che è stato ricomposto dopo la seconda guerra mondiale. Di fronte al portale, si affaccia nel portico la chiesa dell’Annunciazione. Dall’angolo in fondo a destra del cortile centrale – o dal corridoio lungo largo Richini – si può passare nei cortili dell’ala quattrocentesca, ripristinati dopo la seconda guerra mondiale attorno a istituti e biblioteche delle facoltà umanistiche. Questi cortili sono separati dai bracci della crociera settentrionale, a tutta altezza, che in antico erano l’infermeria dell’ospedale. Dal lato sinistro del cortile centrale, invece, si entra nell’ala neoclassica dell’ospedale (1797-1804), totalmente ricostruita, dove si trova anche l’aula magna dell’ateneo.