'Sferisterio' è termine di etimologia greca che indica un luogo deputato al gioco della palla. Nel caso di Macerata si tratta della 'palla a bracciale, una sorta di tennis ante litteram, molto popolare nell'Ottocento, quando in tutta Italia vennero costruite strutture per la sua pratica. Lo Sferisterio di Macerata è tra quelle di architettura più interessante, oltre che perfettamente conservata. La costruzione risale al 1820 e porta la firma di Ireneo Aleandri, autorevole rappresentante del Neoclassico. L'arena destinata al gioco misura 90 metri per 30 ed è perimetrata dal lungo muro battipalla e da due testate rettilinee raccordate da un'ampia curva. Sopra un alto basamento si sviluppano la gradinata e superiormente un colonnato dorico entro il quale sono accolti 104 palchi su due ordini, per una capienza totale di 7mila spettatori. Bellissimo, l'effetto creato dall'illuminazione notturna. Eccezionale, anche l'acustica, che ha permesso fin dal 1921 l'allestimento di opere liriche. Dal 1967 la stagione operistica è diventata un appuntamento fisso che ha luogo tra luglio e agosto, vedendo scendere nell'arena artisti di prim'ordine