Edificio di linee romanico-lombarde, risalente al sec. XII per opera di Jacopo da Iseo e rimaneggiato più volte. Al piano terreno un grandioso voltone su archi trasversi dà accesso alla retrostante piazza, dove si svolgeva il mercato e si amministrava la giustizia. Qui è la facciata principale del palazzo, ornata da tre bifore e, in angolo, dalla quattrocentesca loggetta del banditore; in un corpo avanzato si aprono due trifore ad archi intrecciati, appartenenti a successive trasformazioni.