Allineata con il braccio E-O del palazzo del Podestà è la fontana del Nettuno, fulcro della piazza omonima, aperta nel 1564 atterrando «un'isola di case». L'intervento rappresentò uno dei più significativi atti di politica urbanistica promossi dal vice-legato Pier Donato Cesi per la riorganizzazione del centro cittadino secondo le rinnovate funzioni imposte dall'amministrazione pontificia. La fontana (detta anche del Gigante) venne realizzata da Giambologna (1563-66) su una base architettonica progettata da Tommaso Laureti. La statua rappresenta il dio, armato di tridente, in atto di placare le onde; sotto stanno quattro putti con delfini; in basso, quattro sirene che spremono i seni. Agli stemmi, raschiati nel 1796, è stata ridata l'originaria araldica; il provvidenziale restauro del monumento è del 1988-90.