È ciò che resta dell'antica Signia. In cima al colle, una cinta rettangolare di massi poligonali forma il recinto di un tempio del sec. III a.C., sorto su un preesistente edificio sacro (sec. V-IV), forse dedicato a Giunone Moneta. La cella del tempio è occupata dalla chiesa di S. Pietro, eretta nel sec. XIII ma rimaneggiata nel '700 e nell'800, che presenta all'interno tracce di affreschi dal sec. XIII (parete destra) al XVI (parete sinistra). Alle spalle della chiesa si apre un'ampia cisterna circolare, risalente al sec. III a.C. Dall'alto, vista sulla valle del Sacco. Della chiesa di S. Stefano è notevole il campanile romanico. Di recente apertura, in via Lauri, il Museo archeologico, che accoglie reperti provenienti dagli scavi nel territorio circostante.