Valletta artificiale, fiancheggiata a levante da un muraglione e a ponente da una serie di vani a due piani, costituisce il tentativo di ricreare, nell'allusione architettonica, la città egizia di Canopo, collegata ad Alessandria mediante un canale artificiale e nota per un grandioso tempio di Serapide, la cui descrizione è stata tramandata da Strabone. Sulle sponde della lunga vasca che l'attraversa (m 119 x 18) sono stati collocati calchi di statue e rialzate parte delle colonne: a metà colonnato quattro cariatidi (copie di quelle dell'Eretteo) e due sileni sostituivano le colonne; sul lato curvo a nord erano gruppi scultorei rappresentanti il Tevere e il Nilo. Sfondo monumentale al Canopo è il tempio di Serapide, ninfeo a esedra preceduto da un'ampia sala a emiciclo, forse utilizzato come scenografica sala per banchetti.