Il complesso, che si innalza con la grande facciata a esedra, è una geniale creazione, forse di Apollodoro di Damasco, che sosteneva il terreno del Quirinale tagliato per l'apertura del foro; sui resti antichi, sui quali domina la torre delle Milizie, vennero edificati nel Medioevo il castello dei Caetani e la torre del Grillo; l'area è stata scavata nel 1929 da Corrado Ricci. Il complesso monumentale, che oggi ospita mostre ed eventi culturali, è stato destinato a divenire sede del Museo dei Fori Imperiali, pensato come integrazione dell'itinerario di visita del complesso archeologico all'aperto, dal quale provengono i materiali costituiti da decorazioni architettoniche e scultoree. L'ingresso da via IV Novembre è in corrispondenza della grande aula, a pianta rettangolare su due piani (ognuno con sei tabernae sui lati lunghi) e con volta composta da sei crociere poggianti su mensoloni di travertino; si ritiene che l'ambiente, di tipo finora unico nell'architettura romana, fosse una specie di sala di borsa o di contrattazione. Nelle tabernae sono stati trovati alcuni frammenti architettonici e statuari che decoravano i Fori Imperiali di Traiano, Cesare, Augusto. Una scala del sec. XVI sale al primo e al secondo piano (panorama sul Campidoglio e sul Foro Romano): passando davanti alle botteghe si raggiunge il giardino da cui si accede alla torre delle Milizie; a destra si ha invece una serie di ambienti, forse destinati a uffici - si riconoscono un'aula absidata, una sala con nicchie e un cortile - vicino ai quali sono i resti del castello dei Caetani (fine sec. XIII), poggiante in parte su muri romani. Dalla grande aula si scende alla «via Biberatica», perfettamente conservata nel basolato, il cui nome deriva probabilmente dalle botteghe di bevande che la fiancheggiavano. Il segmento di sinistra sale con andamento curvilineo (causato dal sottostante emiciclo), fiancheggiato a destra da tabernae quasi rase al suolo e a sinistra da alte murature romane sorreggenti quelle medievali, verso un arco, oltre il quale la via proseguiva, sempre fiancheggiata da botteghe, alla volta della torre del Grillo. Per una scala antica all'interno della bottega d'angolo si scende a un corridoio voltato sul quale affaccia una serie di tabernae e, quindi, alla strada che costeggia il grande emiciclo: in basso si aprono 11 tabernae in laterizio con porte incorniciate di travertino, mentre la parte sopra le tabernae presenta una serie di piccole finestre ad arco in laterizio che affacciano sul precedente corridoio; ai lati dell'emiciclo, in basso, sono due aule absidate, mentre nella piazza sono visibili i resti di una chiesetta medievale.