L’attuale sistemazione è frutto dei restauri seguiti al terremoto del 62 d.C., ma l'impianto è d'età ellenistica (II secolo a.C.). Un muro recingeva la superficie del tempio e un portico di 48 colonne delimitava una corte; le originarie colonne di tufo, con capitelli ionici, furono rimodernate con stucco e i capitelli tra sformati in corinzi. Al centro della corte, su alto podio, è la cella, su strutture del VI secolo a.C. (sul pavimento, copia dell'iscrizione dedicatoria in osco: l'originale è a Napoli). Sulla fronte del podio è l'altare, con una dedica in latino a ricordo dei magistrati del periodo della colonia sillana.