Terra di civiltà etrusca, la città fu fondata da Tarconte e rivive il glorioso passato nel Museo di palazzo Vitelleschi e nelle necropoli dipinte dei Monterozzi. Tutt’intorno il paesaggio si ammanta di vigne del trebbiano e della malvasia, di pascoli che danno carni e formaggi, e di orti coltivati a carciofi e angurie. Qui si visita l’altro gioiello etrusco, Tuscania, interessante anche per la proposta gastronomica, mentre nei boschi tra Maremma e monti Cimini (nelle località Blera e Vetralla) si va alla ricerca di funghi finferli e tartufi scorzoni. Il terreno è molto simile a quello della Maremma toscana, con la quale condivide l’allevamento di bovino maremmano (le cui carni sono molto diffuse insieme a quelle di cinghiale e agnello), la produzione di pecorino e di pane (tipico è quello nero o di grano duro di Monte Romano). A breve distanza c'è Canino con il suo olio eccellente, mente i vini sono quelli della Doc Tarquinia, con un Bianco da uve trebbiano e malvasia, un Rosso da sangiovese, montepulciano e cesanese, e un Rosato di uvaggio analogo.