È uno dei centri più famosi della costiera amalfitana, di sicuro il più mondano grazie al successo della sua moda-mare, i coloratissimi «canovacci» di lino e cotone, e quei sandali artigianali che hanno spopolato negli anni Sessanta. L'abitato offre una delle immagini simbolo di questo angolo di paradiso: abbarbicato alla roccia, con una miriade di piccole case bianche a forma di cubo, la copertura a volta, orientaleggianti, collegate da innumerevoli scalinate. Dal Belvedere lo scorcio è indimenticabile, dal mare al monte Sant'Angelo a Tre Pizzi (m 1443). Positano era già noto agli antichi per la bontà del clima, - le rovine di una villa romana ne sono prova eloquente, - ma le fortune del comune sono maturate soprattutto sul mare, dove rivaleggiò con Amalfi. Segno della sua ricchezza è la parrocchiale dell'Assunta, di fondazione medievale, con una grande cupola maiolicata e un'icona bizantina all'altare maggiore. Le contrade alte, Montepertuso e Nocelle, ricordano invece il secolare timore delle incursioni piratesche: quando le torri costiere davano l'allarme, dalla punta della Campanella a risalire, ci si asserragliava in montagna, aspettando il segnale di cessato pericolo.