Adria è città di remota e leggendaria fondazione allo sbocco del Po, collocazione densa di favorevoli presagi: dapprima paleoveneta (X-VI secolo a.C), poi greca sotto le insegne di Siracusa, assai beneficiata dai contatti con Etruschi e Celti, fino a diventare importante municipium romano al massimo della sua prosperità quale punto di transito d'uomini e merci dalla pianura Padana al mare a cui diede nome. Nei secoli successivi, con l'allontanamento della linea di costa per gli apporti alluvionali del fiume, declinava la fortuna del porto di Adria, che peraltro rimaneva importante luogo di passaggio lungo la strada che conduceva i pellegrini verso Roma. L'antico rango della città si legge ancora oggi nello scenario del Bacino di Canalbianco, sul quale prospettano chiese e dimore signorili, che per lo più rimandano al periodo sotto la Repubblica di Venezia. Ciò che davvero stupisce, tuttavia, è il patrimonio del Museo Archeologico, riaperto nel 2007 dopo radicale ristrutturazione: dai reperti dell'Età del Ferro agli splendidi vasi ellenici, dalle oreficerie etrusche e romane alle sculture bizantine che mettono in risalto l'eccezionalità del ruolo di Adria e l'importanza di contatti commerciali che si spingevano fino ad Alessandria d'Egitto e al Medio Oriente.