Che il paese sia di origine greca lo ricordano gli antichi affreschi e le scritte sulle pareti della cripta di S. Cristina, in largo Madonna delle Grazie. In due piccoli ambienti del X-XI secolo, scavati nel tufo e tra loro comunicanti, sono conservati dipinti murali risalenti a diverse epoche (X-XVI secolo), testimonianza di una lunga frequentazione del sito come luogo di culto. Tra questi si trovano, in due absidiole alla parete destra, anche i più antichi affreschi bizantini di tutta la regione: un'Annunciazione con Cristo Pantocratore, che reca la data 959 e la firma del pittore Teofilatto, e un Cristo in trono con la Vergine, datato 1020 e firmato da un certo Eustazio.
Risale invece al 1574 la parrocchiale, che conserva altari barocchi di Placido Buffelli e un fonte battesimale della fine del XVI secolo (1594). Poco lontano si trova l'antico palazzo Orsini-Del Balzo, che tra la fine del medioevo e l'inizio del rinascimento furono signori di queste terre.
I numerosi interventi che si sono succeduti nel corso dei secoli hanno però profondamente modificato la struttura dell'edificio, una severa residenza fortificata di origine trecentesca.
Un luogo legato alla devozione popolare si trova poco fuori del paese, nei pressi del cimitero: è il santuario di S. Maria della Grotta, costruito nella seconda metà del XVI secolo su una più antica cripta per un fatto ritenuto miracoloso. Una breve deviazione di 5 km verso sud-est conduce, invece, a Cànnole, nelle cui vicinanze è la pregevole masseria Torcito, fortificata.