Nella piana alessandrina, allo sbocco della valle della Scrivia, è cittadina di antica atmosfera, che ha nel nome e nei tanti palazzi dalle facciate dipinte il segno del secolare dominio di Genova. Il dominio ligure durò dal 1447 al 1815 e tutto il territorio circostante, fino allo spartiacque dell'Appennino, proprio per questo è denominato Oltregiogo genovese. Il centro storico è dominato dai resti del castello medievale e dalla sua torre, che risale al 1223. Nella scena urbana risalta la piazza Dellepiane, con la Collegiata e il settecentesco palazzo Negrone-Costa, con decorazioni di facciata a trompe l'œil. D'analoga atmosfera è la via Roma, scenografica quinta di dimore barocche, vertice della tradizionale architettura «pinta» novese; esemplare, il palazzo della Dogana, con eleganti portali in arenaria e ben tre cicli di decorazioni sovrapposte. Barocche sono le chiese più rappresentative: S. Maria Maggiore, S. Andrea, S. Pietro e S. Maria Maddalena. Novi Ligure è patria di due fenomeni del ciclismo, - Girardengo e Coppi, - e ha dedicato loro il Museo dei Campionissimi. Alla notorietà cittadina hanno molto contribuito le sue storiche aziende dolciarie, specializzate nel settore del cioccolato e delle caramelle. Nelle botteghe di strada si preparano focaccia e farinata, e anche in tavola si sente l'influenza ligure.