Uno dei tre impianti pubblici di Ostia, costruito alla fine del principato di Adriano, conserva importanti mosaici figurati; assieme agli edifici adiacenti, le terme sorgono nell'area, posta tra il decumanus e il Tevere, che nel sec. II a.C. il pretore Caninio aveva assegnato a uso pubblico: ciò spiega la regolare configurazione urbanistica che il quartiere assunse con Domiziano e sotto Adriano. Da una scala aperta sul portico si sale a una terrazza da cui si ammirano i mosaici termali (Nettuno e Anfitrite col loro corteggio di creature marine), mentre verso ovest è la palestra. Lungo via dei Vigili, che costeggia il lato est delle terme e dalla quale a esse si accede, è stato lasciato in vista un mosaico termale, risalente all'età di Claudio, con i simboli dei quattro venti e delle quattro province che rifornivano Roma (Sicilia, Spagna, Egitto e Africa).