Di facciata sobria e armonica, serrata da due torrioni angolari che ne ricordano la precedente appartenenza a un castello (per due terzi demolito nel 1750 per arginare le piene del Po), il palazzo è stato residenza signorile fino al 1634. Nell’interno si trova, al piano terra, la sala dei Falegnami, ora utilizzata per dibattiti e conferenze. Al piano superiore si distinguono la grandiosa sala dei Giganti (m 31,5 x 17,5 x 14,5), affrescata con episodi della “Gerusalemme Liberata” di Sisto Badalocchio (secolo XVII) e l’ “Investitura di Cornelio Bentivoglio” di Giovanni da San Giovanni, le sale di Giove e di Icaro, la cappella gentilizia. Nel palazzo hanno sede la Fondazione Museo «Antonio Ligabue» e la Donazione Umberto Tirelli: il primo raccoglie copie di quadri e documenti inerenti alla vita dell’artista (1899-1965), gualtierese di adozione; la donazione ospita opere e documenti di artisti conosciuti in vita dal Tirelli (1928-90), quali Balthus, Brichetto, Cagli, Casorati, Clerici, De Chirico, De Nobili, Fini, Fioroni, Guttuso, Maccari, Manzù, Mazzacurati, Pasquier, Tirinnanzi e Tornabuoni. Incorporato nel palazzo, con ingresso dal N. 29 della retrostante piazza IV Novembre, è il Teatro Sociale Gualtieri, ricavato nel 1775 nelle camere che erano al tempo occupate dal medico e dal Chirurgo di corte, rinnovato nel 1905 e riaperto nel 2009.