Dopo aver accolto sepolture della dinastia dei merinidi (1195-1470), i mausolei furono consacrati alla dinastia sadiana a partire dal 1557. Fu soprattutto Ahmed el-Mansour (1578-1603) che, qui sepolto insieme ai suoi tre successori e alla madre, ne fece erigere le strutture principali e provvide alla fantastica decorazione che si ammira ancora oggi. Murato l'accesso ai sepolcri per oltre 200 anni a opera di Moulay Ismail, nel 1917 la necropoli fu riscoperta e portate alla luce le 66 sepolture dei due mausolei principali. Nel primo, a tre sale, si ammira un prezioso mihrab ad arco a ferro di cavallo acuto su colonnine in marmo. Un lucernario illumina le tombe marmoree, fra le quali quella del sultano Moulay el-Yazid, famoso per la sua crudeltà. La tomba di Ahmed el-Mansour si trova nella sala centrale, coperta da una cupola retta da 12 colonne in marmo bianco e caratterizzata da una profusione di decorazioni, dorature, piastrelle smaltate e pareti coperte di arabeschi e intrecci.